Chiara, (io), mamma di Portatelovunque, incontro Tiziana per caso in un negozio del centro.
Tiziana fa parte di un’associazione di volontariato chiamata “L’isola che c’e’ “, sorta su iniziativa di un gruppo di genitori di ragazzi disabili che volevano creare per i loro figli un’isola nel mondo dei cosiddetti “normodotati”.
Quando Davide, testimone di nozze di Andrea e Antonietta, mi ha chiesto di realizzare per i futuri sposi degli oggetti unici da regalargli, mi è venuto subito in mente di interpellare i ragazzi del laboratorio “l’Armetta”.
Ho disegnato, cercato e assemblato personalmente i materiali.
Le due borse e la pochette sono realizzate con materiali di recupero, quali un vecchio tendone in jeans e neoprene di scarto.
I disegni nella tasca interna, sono stati creati esclusivamente per queste “portatelovunque” e dipinti
a mano da Marta, con amore e cura.
Ho deciso di presentarvela con un aneddoto.
La prima volta che l’ho vista, le ho raccontato che mia mamma voleva chiamarmi come lei e di tutta risposta ha esclamato: “però sono io quella autentica!”.
Fin da piccola ama disegnare con i pastelli, le piace temperarli finchè… non diventano piccoli piccoli!
Da qualche tempo si diletta con la pittura su stoffa. I suoi temi preferiti sono i fiori e delle figure stilizzate che le piace chiamare i “tutti io”. Rappresentano il suo modo di vedere sè stessa in relazione con gli altri.
Appena ho visto i disegni di Marta, ho pensato che sarebbe stato bello lavorare con lei e creare una linea dedicata ai due sposi e così sono nati i “tutti sposi”, grazie al prezioso aiuto di Dora, che segue “i ragazzi dell’Isola che c’è” nei processi creativi.
Queste borse sono pezzi unici, irripetibili, fatti a mano con materiali di recupero e ideati esclusivamente per questo giorno speciale.
Vista la buona riuscita del progetto, non ci fermeremo qui!
— to be continued —